Il tè da vero infute da vero infusoso è un argomento all’ordine del giorno, principalmente perché quello delle bevande aromatizzate a base di tè nero (Ice Tea) è un segmento di mercato in forte espansione in Italia e nel mondo.

Ma si fa presto a dire tè da vero infuso: non tutti i tè in commercio sono uguali e non tutti possono attribuirsi tale definizione.

Garantire gusti autentici, coniugare innovazione e tradizione, studiare a fondo le caratteristiche degli ingredienti e delle materie prime per offrire le migliori applicazioni all’industria alimentare. Questi i principi che L’Italiana Aromi, azienda specializzata nella produzione di aromi, promuove da sempre.

Lo fa anche con questo studio approfondito sul tè da vero infuso, una classificazione scientifica sui costituenti solubili principali dell’infuso tradizionale di tè nero preparato in modo “casalingo”: il cosiddetto brewed tea. Il tè da vero infuso de L’Italiana Aromi, oggetto anch’esso di analisi, è costituito dagli stessi componenti e nelle stesse proporzioni di quello fatto in casa. E l’analisi ha riguardato diversi campioni di tè nero di diverse provenienze nel mondo.

“Ma facciamo prima un po’ di chiarezza – spiega Roberto Tirelli, responsabile tecnico de L’Italiana Aromile bevande a base di tè, i cosiddetti Ice Tea,  possono essere prodotte con varie tipologie di estratti di tè: idroalcoolici, in polvere o molli, prodotti quindi sottoposti a operazioni industriali di concentrazione, evaporazione, o con aggiunta di additivi per migliorarne la solubilità (soda, carbonati, etc). Il colore della bevanda finita è solitamente ottenuto con estratti di tè in polvere o con l’aggiunta di coloranti come il caramello, o altri estratti naturali aromatizzanti con un potere secondario colorante (es. malto, cicoria, ghianda, etc.). Altra cosa sono invece i tè da vero infuso.”

Accanto agli Ice Tea il mercato ha richiesto, soprattutto negli ultimi anni, la produzione di altre bevande a base di tè nero aromatizzato, generalmente definite “da vero infuso”. Nella formulazione industriale tali prodotti devono rispecchiare la tradizionale preparazione casalinga e garantire quell’innegabile percezione organolettica del retrogusto caratteristico dell’infuso di tè.

Indipendentemente dalla provenienza geografica della materia prima, ciò viene garantito se vengono rispettate le proporzioni dei composti solubili principali del tè nero che devono corrispondere, nella media, a quelle di bevande ottenute per sola infusione di foglie di tè in acqua bollente. In queste bevande anche il colore deve derivare solo ed esclusivamente dalla diretta infusione delle foglie di tè nero senza altri procedimenti chimico-fisici di appannaggio dell’industria.

“Con lo studio abbiamo dimostrato quali sono le caratteristiche chimiche, organolettiche e aromatiche che questo prodotto deve avere per potersi chiamare così. I risultati che abbiamo ottenuto dimostrano precisamente quali sono, ad esempio, le concentrazioni di polifenoli e catechine che un infuso da vero tè deve avere. Anche se non esiste ancora una normativa di riferimento che sancisca la differenza tra estratto e infuso, possiamo affermare che un infuso si ottiene con due soli ingredienti, acqua calda e foglie di tè mentre l’estratto aggiunge all’acqua calda e alle foglie di tè anche dei solventi o degli additivi o dei procedimenti che possono essere solo industriali come concentrazione ed evaporazione. Il prodotto che noi consegniamo ai nostri clienti è un vero infuso liquido “ricco” pronto alla diluizione. Coloro che dichiarano di realizzare tè da vero infuso e poi consegnano ai clienti un concentrato od un prodotto in polvere non dovrebbero chiamare il loro prodotto così: non esiste, in alcun modo, un infuso tradizionale che possa essere in polvere o concentrato, conclude Roberto Tirelli.